Maccioni, pagine personali

Vai ai contenuti
Le mie armi Ex Ordinanza
LA STORIA SIAMO NOI,
recita il titolo di una trasmissione televisiva.
E guardando le foto dei nostri padri, nonni, bisnonni come si fa a non essere d'accordo ?

E la storia è passata prima di tutto dalle guerre, dalle lotte per le libertà. Se godiamo della nostra libertà lo dobbiamo al sacrificio di chi ha lottato per noi, prima di noi.

L'interesse per le armi ex ordinanza, spesso definita "malattia", è dovuta soprattutto alla scoperta della nostra storia, della tecnologia quindi dell'ingegno umano, che purtroppo ha portato ad investire menti e soldi sopratutto nel militare, portando benefici comunque anche nella vita "civile".

Esistono anche altre modi per studiare la storia. Per la mia vecchia passione, la subacquea, mi vengono in mente i "cacciatori" di relitti che dedicano giorni a scandagliare i fondali e giorni a identificare i relitti trovati ed a ricostruire la loro storia. Poi ci sono quelli che battono vecchie trincee, linee di difesa, forti e luoghi di battaglie e chi raccoglie e colleziona divise e oggetti di "tutti i giorni" della vita militare e chissà quante altre forme di collezionismo che contribuiscono a mantenere la memoria della nostra storia.

Già i nostri nonni, anzi bisnonni in questo caso, nella foto a destra un mio bisnonno che ha avuto la fortuna di tornare dal primo conflitto mondiale.

Un altro bisnonno che non ha avuto la solita fortuna. Anche lui partito per la grande guerra ma che non è tornato..
Fu centrato in pieno da una cannonata austriaca e niente è stato ritrovato, lasciando sola una vedova e una bambina, mia nonna che è vissiuta fino a 101 anni.

Mi piace pensare che uno dei miei Carcano, magari il 91 lungo fotografato in testa alla pagina, un Torino del 1893, sia stato il fucile dei miei bisnonni, e se anche non lo è stato è stato il compagno di uno dei tanti soldati che hanno partecipato a quelle follie chiamate Guerre Mondiali.
Gente semplice, contadini nel caso dei miei nonni, che si sono trovati in situazioni per noi inimmaginabili, a fare una vita terribile.

Mi viene da sorridere pensando alla disperazione delle mamme , a mia mamma, quando sono partito per il servizio militare,  magari a poche decine di chilometri da casa, per un anno diciamo di "vacanza". Ben diverso era per questi ragazzi, uomini,  che partivano per il fronte e mi viene in mente la Russia, l'Albania, l'Africa, ... ...

Questo invece è mio nonno con mia nonna e mio babbo alla partenza nel secondo conflitto mondiale, a lui non è andata male, toscano, partito per l'Isola d'Elba. Mitragliere impegnato, se non ricordo male, a costruire strade nell'isola toscana.

Di stanza a Porto Longone ( ora chiamato Porto Azzurro) si ammalò dopo qualche mese e fu ricoverato in un ospedale a Montecatini e per lui la guerra finì li, nel senso che poi fu riformato, è morto molti anni dopo nel suo letto.

Mio babbo non ha fatto il servizio militare perchè congedato in quanto era primogenito e per ... una legge di allora gli fece evitare la naia.

Non ha però evitato la divisa perchè ha fatto il vigile urbano e si è pure distinto in due occasioni per aver salvato un operaio che lavorava a delle condutture del gas avvolto dalle fiamme e per aver tentato di salvare un suicida con un telo di fortuna insieme ad un collega.

Già la naia, ormai visto che io non sono più un ragazzino, e che i miei vari parenti non siano più di primo pelo neanche loro, le armi che piacciono a me sono ricordi per tutti. Il servizio militare io l'ho fatto in Aeronautica negli anni '80 ed ancora avevamo i MAB, fucile che non acquisterò per il semplice motivo che per renderlo "civile" ha subito troppe modificazioni, rendendolo solo simile a quello che io ho usato.

Ma mio zio, ad esempio, eccolo con in mano un Carcano Cavalleria, certamente non in un ricordo di guerra ma durante il servizio di leva nel 1966 a Bari con due commilitoni, toscani come lui.

In queste pagine non troverete schede tecniche, ma foto e commenti personali sulle armi in mio possesso.

Il "filo logico" con cui scelgo le armi da mettere nella mia raccolta in effetti non esiste :-)
Al momento il limite (ampio) che mi sono imposto è quello di acquistare armi che sono state progettate dal 1890 al 1945.
Mi piacciono in prevalenza i Mosin Nagant e gli Enfield, sicuramente i bolt action rispetto ai semiauto.
Però mai dire mai :-)

Un doveroso ringraziamento a tutti quelli che mi hanno aiutato e tutt'ora mi aiutano a sviluppare questa passione,
in particolare agli amici dei 
vari forum e newsgroup e del TSN di Signa, Lucca e Pisotia.

Se troverete errori in queste pagine siete pregati di segnalarmeli

E' possibile usare le mie foto indicando il sito di provenienza .

TUTTE LE ARMI E BAIONETTE VISIBILI IN QUESTO SITO SONO REGOLARMENTE POSSEDUTE E DENUNCIATE PRESSO IL LOCALE COMANDO DEI CARABINIERI, CHE CON PAZIENZA MI SOPPORTANO :-)) 
Torna ai contenuti