Maccioni, pagine personali

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Schmidt Rubin K31/55 (7,5x55)
Lo so , mi ero ripromesso di non acquistare fucili fatti dopo il 1945, ma questo schioppo mi è sempre piaciuto.
Lo so è un fucile che a molti non piace, ma se uno 
ci spara qualche colpo sono sicuro che si innamora.
Puoi mettere le cartucce che vuoi ... non si muove, vuoi per il peso, vuoi per l'efficiente e vistoso freno di bocca. 
Ecco il bipiede di cui è dotato questo fucile, secondo me poco pratico in un tiro da banco. 
Io non lo adopero, appoggio il fucile normalmente sul rest.
Ecco l'azione con l'ottica. Certo su questa bellissima arma potevano mettere un'ottica più "performante"
Questo fucile adottato nel 1955 è stato 
costruito dal 1957 al 1959 i primi 4000 pezzi, dalla matricola 1001 alla 5000,
gli ultimi 150 pezzi ( fino alla matricola 5150) non è chiaro quando sono stati fatti
L'azione con l'ottica smontata 
Lo scudo svizzero posto sulla
camera di cartuccia, che ritroviamo anche
nei normali K31
L'ottica Kern con 3,5 ingrandimenti.

L'ottica non è il massimo per i bersagli
a 100 metri, però si difende 
Per poter montare un'ottica sopra l'azione sono state fatte alcune modifiche all'originale meccanica del K31,
infatti quest'ultimo espelle i bossoli i bossoli in verticale, 
in questo caso avrebbe dato noia l'ottica, allora come è visibile nella foto
l'azione è stata inclinata verso destra, per espellere i bossoli senza che picchiassero nell'ottica. 
La parte sinistra dell'azione con visibile sulla base dell'ottica il pulsante di sgancio di quest'ultima.
Premendo il pulsante viene via il tutto. 
Chiaramente gli svizzeri non hanno rinunciato al classico assetto S.R.
Pur essendo molto semplice l'attacco dell'ottica è molto stabile. 
Anche la manetta dell'otturatore non presenta sorprese rispetto ai modelli precedenti.
Le due torrette di regolazione dell'ottica. Quella per la deriva, messa in orizzontale, ha i "click".
Mentre quella per la distanza ha una regolazione continua, tipo ottiche russe.
Non ci vedete chiaro ? Nessun problema, il fuoco è regolabile.
I due attacchi liberi dall'ottica, presenti sul fucile
L'ottica smontata dal fucile
e riposta nella sua scatola
L'ottica, la scatola ed il cacciavitino in dotazione
L'ottica, la scatola ed il cacciavitino in dotazione
Gli attacchi anteriore e posteriore dell'ottica, che andranno ad incastrarsi sul fucile
 fucile è monomatricola, ed è stato costruito
nel 1958, l'anno in cui è stato
prodotto in più esemplari, 3030 pezzi.
Il suo caricatore. Anche qui una"stranezza".
Il caricatore oltre ad essere asimmetrico sul calcio, si infila "storto", per ricentrarsi sull'azione.
Il caricatore estratto dal fucile, con un salva percussore
La matricola sull'otturatore
e sulla canna
Punzoni sulla testa dell'otturatore e vicino al terzo tenone, che non esiste sui normali K31, altra differenza.
Altri punzoni sulla canna
sul caricatore e sulla manetta
Il punzone presente sul calcio e lo zigrino presente sull'impugnatura.
I marchi presenti sulla cinghia
Particolari del bipiede
Il calcio marcato "58", forse l'anno di
costruzione ? Corrisponderebbe.
L'altro punzone non ne conosco il
significato.
L'alzo per le "mire metalliche"
Ed il mirino
Ho trovato questo accessorio per regolare il mirino, Non credo sia originale militare, non presenta marchi "svizzeri"
Per smontare il freno di bocca.
io non l'ho fatto, pare sia critico
rimontarlo, pena un peggioramento
della qualità del tiro.
Ecco la caratteristica "pannocchia", l'efficiente freno di bocca.
Sotto presente l'attacco per la baionetta
Anche qui il classico cartellino presente sotto il calciolo con la matricola da un lato e dall'altro il militare a cui era stato assegnato.
Peccato che il cartellino sia imbrattato di grasso e non sia possibile pulirlo, si scancella la scritta.
Arma acquistata presso l'armeria Royal Armouries di S. Clemente (RN)
< armeria chiusa, purtroppo, da anni >
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