Maccioni, pagine personali

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Mosin Nagant P26 (7,62x54R)
Questo fucile viene da lontano, nel senso che l'ho comperato in una sperduta armeria in provincia di Cosenza.
E visto che l'armiere che l'aveva non sapeva cosa fosse l'ho pagato una cifra irrisoria, praticamente regalato.
In questa foto si vedono i punzoni che lo distinguono.
Partendo dall'alto la marcatura P-26 significato che questo fucile
è passato d'arsenale nel 1926 ed è stato ritubato.

La "S" dovrebbe sta a significare che è stato praticato il
sistema "Salerno" per la ritubatura.

Sotto troviamo la matricola con un numero abbastanza basso
e sotto ancora il classico punzone dell'esercito finlandese.

Visto che di canne per questo tipo di fucile ne sono
state fatte 13.000 e che questo fucile ha fatto due
guerre dovrebbe essere il fucile tra i meno comuni in mio possesso.

I punzoni del banco di prova
Il fatto che la camera di cartuccia sia sbrunita è compatibile con questo modello di fucile.
In questo modello di fucile i finlandesi si sono limitati a poche modifiche. Hanno ritubato la canna,
annullato le vecchie misure e applicato quelle 
nuove all'alzo come è possibile vedere nelle foto sotto.
Le due fascette per la cinghia. A sinistra quella posteriore, a destra quella anteriore.
Questa punzonatura si trova sul lato sinistro della pala del calcio .
AV3 indica un arsenale finlandese.
Volata e mirino
Arma acquistata presso l'armeria Diodati di Terranova di Sibari, Cosenza.
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